Isole Tremiti. Alla scoperta delle isole del Molise

Una delle cose che molti ignorano e che stupisce tantissimi turisti è la vicinanza del Molise a uno degli arcipelaghi più belli dell’Adriatico: le Isole Tremiti. Non molti le conoscono. Ti assicuriamo che vale la pena di visitarle. Sono così blu, ma così blu che ne rimarrai accecato. Proprio come nella foto! Ti starai chiedendo: e che ci azzecca se ho scelto di trascorrere qualche giorno tra le mura di un palazzo storico ad Agnone o nel verde di un agriturismo? E soprattutto cosa nasconde questo gruppo di isolette? Cosa visitare?

Oggi, te lo spieghiamo noi!

Come raggiungere le Isole Tremiti

Arrivare alle Isole Tremiti è molto più semplice di quanto si possa pensare. La via più semplice e saltare su un traghetto a Termoli. Ci sono diverse corse giornaliere della Tirrenia ed altri armatori locali che percorrono la tratta andata e ritorno.

È proprio per questo che te ne vogliamo parlare. Perché soggiornando ad Agnone ti sarà possibile dedicare uno dei tuoi giorni di vacanza ad una gita in questo arcipelago fantastico. Un oretta di guida da Agnone fino a Termoli e… poi c’è un’altra oretta di comoda nave veloce per scoprire quanto è facile raggiungere il torrido caldo di un isola mediterranea dal fresco clima delle montagne dell’appennino molisano.

Alla scoperta delle “Perle dell’Adriatico” ovvero: le isole Tremiti

Sono cinque le isole che fanno parte dell’Arcipelago delle Tremiti: Capraia, Cretaccio, Pianosa, San Domenico e San Nicola. Cinque pezzetti di terra che in epoca romana erano note come le isole Diomedee, da un’antica leggenda che vedeva Diomede, eroe greco che avrebbe trascorso gli ultimi giorni nell’arcipelago. Gli spiriti dei suoi guerrieri, racconta la leggenda, lo piangono tutte le notti senza luna dalle scoscese rupi che abbondano in questo arcipelago. E’ il famoso canto delle diomedee (o berte maggiori), uccelli africani che depongono le uova proprio sugli strapiombi delle costiere isolane.

Oggi amministrativamente le Tremiti compongono un solo comune (sparso) che conta poco più di 400 residenti, con sede sull’Isola di San Nicola. Il comune delle Isole Tremiti, che è parte della Puglia, nonostante sia estremamente vicino alla costa molisana, nello specifico a Termoli, è una destinazione turistica che vede visitatori e villeggianti accorrere per le spiagge, l’acqua cristallina, le scogliere e la riserva marina.

Ma se ipotizzassi un itinerario, a cosa dovresti far visita? Te lo diciamo noi!

Le 6 cose imperdibili da vedere e fare nell’arcipelago garganico

1. San Domino

È qui che si trova l’unico centro abitato del comune. Dista poco più di 200 metri dall’isoletta di San Nicola ed è su questo lembo di terra che sorgono strutture ricettive, ma anche bar, bistrot e ristoratini.

L’isola ha una sola spiaggia sabbiosa, la cala delle Arene, che si trova nelle immediate vicinanze del porto, ma sono tante le calette rocciose sparpagliate.

2. Le calette delle Isole Tremiti

Sono proprio queste calette a richiamare l’attenzione dei visitatori che scorazzano, con dei tour guidati, di grotta in grotta.
La Grotta del Bue Marino, profonda ben 70 metri e sovrastata da altissime rupi, è solo una delle mete di questo giro organizzato. La caletta, che deve il suo nome al fatto che, in passato, foche monache sostassero lì dentro, è solo uno dei punti di attrazione. Segue la Grotta delle Viole, il quale nome è collegato alla colorazione delle pareti nell’anfratto, coperto per l’appunto di alghe violacee. Che dire quindi della Grotta del Coccodrillo o dello scoglio dell’Elefante? Queste due caverne, così battezzate per la suggestiva forma che la roccia ha assunto per effetto degli agenti atmosferici, sono sicuramente una tappa immancabile del tour che ti porterà anche nella famosa Grotta delle Rondinelle, dove appunto nidificano interi stormi di rondini, o quella del Sale, famosa proprio per il sale bianchissimo che vi viene raccolto all’interno.

3. Capraia e la colonia dei gabbiani

Immagina un’isoletta deserta, in cui non ci sono né alberi, né edifici. Immagina una terra apparentemente disabitata se non fosse per una colonia di gabbiani che, appunto, anima l’isola. A dare il nome all’isola furono proprio gli Antichi Greci che notarono un’importante presenza di capre selvatiche. Il nome fu quindi tradotto dai Romani e successivamente nel 1045 furono i frati Benedettini a popolare per primi l’isola, che divenne un luogo di ritiro e di preghiera.

4. Riserva naturale marina Isole Tremiti

L’arcipelago rappresenta di fatto un esempio di rara bellezza. Fondali incontaminati, un paesaggio floristico unico, particolari storico-architettonici singolari e la fauna autoctona rendono questa riserva un punto di notevole interesse per tutti gli amanti di mete autentiche, poco affollate.

5. San Nicola e il suo centro storico mozzafiato

Inaspettatamente, l’arcipelago pugliese riunisce bellezze naturalistiche e architettoniche uniche. Tant’è che, se a Capraia o a Pianosa trionfa la natura a San Nicola la storia fa da padrona.
L’Abbazia di Santa Maria (che risale al 1045, epoca in cui, come dicevamo prima i frati scelsero l’isola per il loro ritiro) e il Castello dei Badiali sono due elementi storici di notevole interesse.

Il castello con le sue mura di cinta e una torre angioina, edificati durante l’epoca cistercense, sono delle costruzioni innalzate a difesa proprio dell’abbazia, sono opere che colpiscono anche gli amanti dell’architettura. È in particolar modo, la Loggia della Cisterna della Meridiana a essere oggetto di attenzioni. Oltre alla meridiana, usata dai frati per sapere che ora fosse, la loggia include un pozzo che vanta una profondità di 17 metri, usato per la raccolta dell’acqua piovana dai benedettini.

6. Sport e natura

Sei un amante degli sport all’aria aperta? Ti piace camminare, respirare a pieni polmoni la fresca brezza adriatica? Oppure preferisci nuotare tra le acque cristalline di uno dei mari più belli in Europa?

Le Tremiti sono la tappa che è in grado di offrirti tutto questo.

Che tu voglia fare trekking sulle scogliere, praticare snorkeling, pedalare su e giù per le scogliere o goderti un viaggetto in gommone, alle Tremiti potrai approfittare delle bllezze del territorio, senza incontrare le noie del traffico. Sull’isola infatti non è permesso alle macchine di circolare. Gli unici veicoli autorizzati sono quelli dei residenti e, trattandosi di meno di 500 persone, puoi immaginare quante poche ce ne siano.

Qualche consiglio utile

L’Adriatico, lo dicevamo prima, è un mare che bagna dei veri e propri angoli di paradiso. Che si tratti delle Tremiti o della riserva di Punta Aderci, a parer nostro, vale comunque la pena allontanarsi anche dalla costa, scoprire le bellezze dell’entroterra e, dopo qualche giorno di mare, scoprire anche i piccoli borghi arroccati sull’Appennino. Insomma: non ti resta che scegliere se partire dalla montagna e riscendere la valle fino alla spiaggia o viceversa.

P.S. beh, non sono proprio isole molisane, ma non ce ne vogliano i nostri amici pugliesi. Termoli è il porto sulla terra ferma più vicino, quindi sono anche un pò nostre…

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